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Appartamenti - Info

Gli appartamenti a San Pietroburgo


L'alloggio in appartamento a San Pietroburgo è consigliato per svariati motivi: a parità di posizione l'appartamento ha un costo che è quasi la metà rispetto all'hotel, permette di poter cucinare o fare uno spuntino senza necessariamente sedersi al ristorante, ha una dimensione più familiare delle strutture alberghiere e permette di penetrare un po' più intensamente nella quotidianità della vita russa. 

Un cortile pietroburgheseLa prima cosa che sorprende i turisti all'arrivo è sicuramente una apparente trascuratezza dei luoghi comuni, quali i cortili e le scale d'ingresso. Qualcuno, scherzosamente, potrebbe definirle mistiche. E' anche vero che recentemente il comune di San Pietroburgo ha iniziato un'opera di ristrutturazione delle scale del centro: in genere vengono semplicemente ridipinte ma offrono un'impressione più curata e accogliente. Fanno eccezione i due appartamenti Pushkin 10 e Pushkin 10 mansarda che offrono le scale più belle di San Pietroburgo a livello residenziale: non solo ristrutturate, ma anche video sorvegliate con registrazione dei filmati anche se sottolineiamo che il centro di San Pietroburgo da diversi anni è oramai più sicuro della media delle città italiane. 

In questa pagina offriamo un rapido excursus storico dei palazzi dove sono collocati alcuni dei nostri appartamenti, quali i due monolocali Nevskj 18 A e Nevskij 18 B, i due appartamenti gemelli Pushkinskaya 10 al quinto piano e il Pushkinskaja 10 mansarda, il Nevskij 63 così da fornirvi un'idea precisa dell'evoluzione storica dei palazzi dove andrete a soggiornare. 



Prospettiva Nevskij 18 - lungofiume Moyka 55

L'entrata di Nevskij 18 / Moyka 55Il primo proprietario del terreno dove ora si trovano gli appartamenti Nevskij 18 A e Nevskij 18 B fu K. I. Cruise, compagno d'armi dello zar Pietro I: in questo pezzo di terra nel secolo XVIII giaceva una casa di legno. Nel 1741 su progetto dell'architetto Zemtsov venne costruita una casa di pietra in stile barocco e a metà del XVIII secolo qui vissero le classi del corpo dei paggi e la famosa trattoria Gaussman. 

Nel 1807 lo stabile venne acquistato dal mercante Kotomin e su sua commissione dal 1812 al 1815 venne costruita una casa di quattro piani, costruzione enorme per i canoni dell'epoca, che occupava lo spazio che va dal lungofiume Moyka all'adiacente via Bolshaja Moskaja: la particolarità (rispetto alla costruzione odierna) era l'uscita sulla prospettiva Nevksij tramite quattro eleganti colonne. Nel 1860 la struttura passò di proprietà a Mikhail Antonovich Komin, mercante di tè, e nel 1875 passò al nuovo proprietario Nikolaj Aleksandrovich Pastukhov. 

In quegli anni il nuovo proprietario N. A. Pastukhov dalla parte della via Bolshaja Morskaja aprì il ristorante Lejner, un tempo luogo di incontro di artisti e scrittori. Le logge vennero ristrutturate negli anni 1978-1981 e, dopo la ricostruzione nel 1985 aprì il famoso caffè Letterario, tutt'ora situato al numero civico Nevskij 18 all'angolo tra la prospettiva Nevskij e il lungofiume Moyka. 



Via Pushkinskaja 10

L'edificio di Pushkinskaja 10L'edificio di via Pushkinskaja 10 (dove si trovano gli appartamenti Pushkin 10 e Pushkin 10 mansarda) venne costruito nel 1878-1879 dall'architetto Kristian Kristianovich Tatski e fu di proprietà del conte Pavel Andreevich Shuravol: in questo stesso stabile alla fine del 1800 fu operativa l'esperta sarta di abiti femminili Olga Karlovna Kilgast e il negozio specializzato in lieviti dalla marca chiamata "John Luter" del mercante Teodor Konstantinovich Shmidt. Inoltre, si trovava qui la redazione della rivista del giornale "Velosiped", costantemente sotto la morsa della censura locale. 

Nel 1913 era in funzione uno studio di dattilografia chiamato "M. G. Geiding" del proprietario Viktor Eduardson Forcellis. Operativo fu anche il negozio di lieviti della fabbrica Kalkuny del proprietario Vasilij Aleksandrovich Korjakin: la moglie del mercante era la numero uno dell'associazione – all'epoca all'avanguardia – che erogava lezioni di stenografia e si occupava di scrittura su macchina da scrivere. 

Il Pushkinskaja 10 è considerato un edificio storico e negli anni '90 era il quartiere degli artisti. Il cortile interno è collegato direttamente con il centro culturale Pushkinskaja 10 e con i locali il cui ingresso è visibile dalla parte della prospettiva Ligovskij, quali Fish Fabrique e il celebre negozio di musica. Dal 2001 l'edificio è stato inserito nella lista degli edifici protetti dalle Belle Arti russe in virtù delle sue caratteristiche storiche e culturali: la facciata, così come le scale, sono estremamente curati. 



Prospettiva Nevskij 63

L'edificio di prospettiva Nevskij 63In questo spazio di terra della prospettiva Nevskij dove si trova l'appartamento Nevskij 63 alla fine del XVIII secolo e all'inizio del XIX venne costruita una casa di due piani: fino al 1854 il proprietario fu il consigliere di V classe dell'ordine zarista nonché presciente dell'Accademia di medicina e scienze chirurgiche J. V. Villie. Negli anni '60 del 1800 il passaggio di mano avvenne con la moglie, nuova proprietaria del terreno che possedeva anche il terreno adiacente situato sulla prospettiva Nevskij al numero 65.

Nel 1872 il terreno venne acquistato dal consigliere I. F. Aleksandrovich: poco tempo dopo incaricò l'architetto P. J. Susor di costruire delle dependances reali e, nel 1878, venne costruito il corpus del palazzo con i piani terzo e quarto e la facciata in stile eclettico. Il mezzanino con la cupola avrebbe dovuto ricordare la Parigi del XVII-XVIII secolo. I putti nel mezzanino richiamano figure simili nella casa di fronte situata sul lato opposto della prospettiva Nevskij al numero 96. Nel 1871 la facciata venne rifatta dall'architetto M. A. Makarovym e venne realizzata una sorta di mansarda che ospitava degli artisti locali.

Nel 1877-1879 qui visse, infatti, lo scrittore N. S. Leskov: a quel tempo pubblicò la serie di racconti chiamata "Dettagli sulla vita vescovile". Nel 1885 operò la banca Tulskaja e nel 1885 e nel 1896 l'ingegnere A. A. Bertels rifece gli interni proprio su ordine di tale banca. Negli anni 1911-1912 vi fu la redazione del giornale "Messaggero dell'areonautica" il cui capo-redazione era l'ingegnere B. N. Vorobev. 

Al giorno d'oggi l'indirizzo Nevskij 63 presenta un ristorante della catena Mamma Roma (appena ristrutturato, al secondo piano con ingresso dalla prospettiva Nevskij), un negozio di fiori nel cortile interno dove c'è anche la porta dell'ingresso dell'appartamento aperto 24 ore su 24, un famoso negozio di musica. Segnaliamo che il Nevskij 63 è un cortile di passaggio: si chiama cortile di passaggio quel cortile che collega due vie senza che sia necessaria la chiave: infatti spesso i nostri ospiti in arrivo con il transfer sostano nella vicina via Stremjannaja e da quella via raggiungono l'appartamento. 



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Pre-viaggio

San Pietroburgo: il pre-viaggio

C'è intorno una tale quiete che quasi si può udire
il tintinnare di un cucchiaino cadere in Finlandia

(I. Brodskij riferendosi alle “notti bianche”)

Le magiche notti bianche pietroburghesi

Se state preparando le vostre valigie in attesa di imbarcarvi per San Pietroburgo, forse fareste bene a leggere questi pochi ma utili consigli. Una panoramica dei dubbi più frequenti che un turista del turista italiano divisi per categorie: dalla temperatura al vestiario, dalle prese per la corrente alle medicine.  

TEMPERATURA 
Turisti boccheggianti e terrorizzati al telefono che chiedono quale sia la temperatura, sperando in una risposta confortante: questa è la scena del giorno. Ma non preoccupatevi, da maggio ad agosto, la temperatura è mite, spesso e volentieri paragonabile a una primavera italiana. E, se avete dei dubbi, connettetevi alla home del nostro sito www.lacasadibury.com e in basso vedrete la temperatura a San Pietroburgo in tempo reale. 
 

PRESE A DUE!
Negli appartamenti e nei locali, le prese sono a due all'italiana quindi verosimilmente non avrete problemi. Ma se avete telefoni o computer con prese a 3, oppure alla tedesca o all'americana, portate una riduzione altrimenti potreste trovarvi in situazioni difficili, non potendo ricaricare il telefono o il computer. Gli adattori sono rari qui a San Pietroburgo e, soprattutto d'estate, vanno a ruba.

EURO, RUBLI: DOVE CAMBIARE?
Se avete un bancomat vi conviene evitare i tassi da usurai delle banche italiane (spesso sprovviste di rubli) e prelevare direttamente dall’aeroporto di San Pietroburgo. Oppure portare euro e cambiarli al punto cambio dell’aeroporto: il tasso non è il migliore, ma se cambierete qualche centinaia di euro, la differenza sarà minima. Nel centro ci sono molti uffici di cambio con gli orari da uffici 09:00-19:00, mentre sulla prospettiva Nevskij è possibile trovarne aperti 24 ore. Non cambiate mai euro sulla strada da persone sconosciute!

Il clima russo conosce solo due stagioni: quella della birra e quella della vodka.

...E scoprirete, poi, che non è così complicato capire che ТЕАТР (teatr) vuol dire «teatro» o РЕСТОРАН (restoran) ristorante e, soprattutto, КАССА (caSSa) significa «cassa» e non qualcos'altro....

VESTIARIO
Il vestiario dipenderà dalla stagione ma, se venite nei mesi che vanno da aprile a settembre, non dimenticate giubbotto e scarpe waterproof, non necessariamente pesanti, ma l'importante è che non lascino facilmente passare la pioggia. Dato il tempo ventoso, anche un cappellino ci sta bene. D'altronde i russi dicono sempre che sono necessarie due cose nella borsa: l'ombrello e gli occhiali da sole... Questo per dare l'idea della velocità alla quale cambia il tempo in questa zona. 

CIRILLICO Sì, CIRILLICO NO
Fossimo in voi, non spenderemmo troppo tempo ad imparare frasi in russo perché, anche se riuscirete a portare a termine la domanda, non capirete la risposta. Se siete volenterosi, spendete un paio d’ore per imparare il cirillico, l’alfabeto russo, molte parole sono comuni e non riuscire a leggere le parole è la cosa più imbarazzante. Scoprirete, poi, che non è così complicato capire che ТЕАТР (teatr) vuol dire «teatro» o РЕСТОРАН (restoran) ristorante e, soprattutto, КАССА (caSSa) significa «cassa» e non qualcos'altro.

MEDICINE PER L’OCCORRENZA
Tutte le indicazioni sono in cirillico e difficilmente ai commessi delle farmacie riuscirete a spuntare qualche parola in inglese, pertanto non dimenticate di portarvi qualche medicinale generico, soprattutto se state seguendo una cura. Non è obbligatoria alcuna vaccinazione per l'ottenimento del visto russo.

FUSO ORARIO
Le lancette vanno portate in avanti di un'ora in estate, di due ore d'inverno, questo perché la Russia ha adottato l'ora legale per tutto l'anno. 

MANCE
Come in molti paesi anche in Russia è d’uso prevedere una mancia per le guide che vi accompagnano durante il tour e per tutte le persone che “dietro le quinte” contribuiscono a rendere piacevole il vostro viaggio. Nei locali in genere potete lasciare il 10% del conto che pagate.


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Istruzioni per l'uso

San Pietroburgo: istruzioni per l'uso


1. Speak italiano?
La risposta è no. Se chiedete ai russi di San Pietroburgo, vi diranno che il centro è più occidentale di Parigi e Roma messe insieme e che tutti parlano un inglese fluente. In realtà, noi non siamo così ottimisti e l’architettura di San Pietroburgo non va confusa con le maniere e le abitudini delle persone: sovente ci si imbatte in camerieri che s’imbarazzano al solo pensiero di dover parlare inglese, fermo restando che in tutti gli uffici pubblici (metropolitana in primo luogo), l’inglese pare fermamente bandito. 
Ma, insomma, questo accade anche in altre città europee. Il nostro consiglio? Imparate i numeri in russo, che aiutano sempre, e tirate fuori il Charlie Chaplin che c’è in voi: poche parole ma chiare, gesti precisi ed un pizzico di speranza. Quel che sarà, sarà. 

2. Iedà, che in russo significa cibo (ma che fa rima con “pietà”)
Viaggiare significa, in primo luogo, entrare in contatto con sapori e gusti differenti e proprio questa diversità è parte dell’arricchimento di ogni viaggio. Non siate, quindi, troppo provinciali e non aspettatevi di trovare gli stessi piatti di casa propria, non è questo il motivo per qui siete venuti a San Pietroburgo. 
Inoltre, la cucina russa non è per niente male, basta saper scegliere quello che è più affine ai nostri gusti. In tavola manca l’olio d’oliva (talvolta sostituito con la “smetana”, una sorta di panna acida) e, spesso, anche il pane, ma sono sicuramente da provare le varie insalate, gli shashliki e i blini. Per pizza e pasta, ci sarà tempo al vostro ritorno.

Per tutti coloro che hanno scelto proprio San Pietroburgo, e non Parigi, Londra, Barcellona. Perché le città europee, sicuramente bellissime, le conosciamo abbastanza. Ma come approcciare questa meravigliosa creatura chiamata San Pietroburgo?

Tirate fuori il Charlie Chaplin che c'è in voi, e verrete capiti. Ironizzate sulle cattive maniere, e vivrete meglio. Tenete sempre a mente che la differenza culturale è motivo di arricchimento, e non di frustrazione. Sorridere e osservare, osservare e sorridere. Il tutto, finalizzato a capire. E' per questo che siete in viaggio, ed è questo il punto di partenza per cogliere il massimo dalla vostra esperienza a San Pietroburgo.

3. L’Ironia, il nucleare contro la maleducazione.
Non v’è niente di più ridicolo di una persona maleducata, arrogante, poco disposta alla comunicazione; e vi assicuriamo che, se la pensate come noi, in Russia di risate ve ne farete parecchie.
Nei ristoranti, nei negozi, alla stazione della metropolitana, per le strade: le persone hanno una secchezza che in Italia verrebbe scambiata per maleducazione. Capita spesso, spessissimo di essere costretti a chiamare e richiamare un cameriere tre o quattro volte al ristorante prima che si degni di rispondere, che alla richiesta di informazioni la cassiera risponda stizzita, che si avverta la percezione di un muro da parte del momentaneo interlocutore. In questi casi fate frutto del dono dell’ironia: noi italiani siamo gli unici che potremmo riprodurre, a gesti e suoni, i tratti essenziali de “La Critica della Ragion Pura” di Kant, quindi se dovete ordinare da mangiare, o chiedere informazioni per strada, o acquistare dei biglietti per il teatro, siate esuberanti e non lasciatevi intimidire, ma soprattutto, non abbiate paura di insistere: in Russia manca quell’attenzione nei confronti del cliente tipica del mondo Occidentale.
Detto per inciso, noi non riteniamo che i russi siano maleducati, tutt’altro: sono in genere persone ospitali e gentili, pronte ad aiutare gli altri, curiose nei confronti degli stranieri, ma, forse residuo di anni di totalitarismo, è completamente assente il customer care, l’attenzione verso il prossimo, quel sorriso in più che spesso mette a proprio agio l’interlocutore e lo farebbe sentire quasi a casa. Quindi ricordate sempre che non siete a casa e non si possono applicare gli schemi di casa propria ovunque!

San Pietroburgo, città dove si cammina molto 4. Op, op, op: a piedi.
Noi italiani siamo un popolo sedentario, prendiamo la macchina anche per andare dal giornalaio davanti a casa (salvo poi lamentarci di non trovare parcheggio). San Pietroburgo è una città ariosa, monumentale, spaziosa, una camminata di 20 minuti per raggiungere un caffè o un ristorante è cosa normale... Non lamentatevi se l’appartamento non è vicino ad ogni cosa che andrete a vedere perché non può esserlo.
In presenza di un accompagnatore esperto, si potrà fare l’autostop a pagamento: dare al guidatore di una Lada scassata 100 o 200 rubli per farci portare a destinazione: è comodissimo e permette di risparmiare tempo e soldi.

5. Il famigerato “complesso di Dio”
Una delle cose su cui vigono più stereotipi sono le ragazze russe: effettivamente le donne russe sono tante e belle e questo sorprende chiunque metta piede a San Pietroburgo. Spesso succede che gli uomini perdano la testa (e non solo) e s'ammalino del cosiddetto “complesso di Dio”, ovvero quello stato di confusione mentale dove si crede d'essere, tutto ad un tratto, diventati più belli o interessanti perché inseriti in un contesto diverso che ci valorizza. Salvo poi ritornare in Italia col broncio ripensando continuamente ai quegli incredibili momenti in Russia e costretti a fare un bel bagno d'umiltà...
 
Riteniamo opportuno fare qualche considerazione in merito: in primo luogo, in un paese come la Russia dove il numero delle donne è di gran lunga superiore a quello degli uomini, bisogna ricordare che la competizione non è maschile, ma femminile. Ecco perché le donne risultano a prima vista più “aggressive”; come accade per gli uomini in altri stati del Sud, è un discorso di proporzioni. In secondo luogo, in Russia la Chiesa Ortodossa non ha mai avuto un potere centrale come quello della Chiesa Cattolica in Italia, ecco perché tacchi a spillo, minigonne ed altri oggetti sono all'ordine del giorno, per il semplice motivo che, in fondo, non v'è nulla di male nel portarli. Questo è un argomento che richiederebbe un manuale intero, ecco perché abbiamo ritenuto opportuno semplicemente accennarlo. Ricordate sempre: il “complesso di Dio” può colpirvi da un momento all'altro e non abbandonarvi più.

San Pietroburgo, una città dove piove spesso6. Il tempo, che sfortuna!
Sovente incontriamo turisti che ci dicono sconsolati: “sa, tutto bello, ma sono stato proprio sfortunato con il tempo”. In realtà questa è una frase ricorrente per noi italiani di San Pietroburgo ed è uno dei motivi per cui spesso si vedono persone camminare senza ombrello sotto una pioggia battente. Ci si abitua proprio a tutto.

Anche se in verità la primavera e l’estate sono clementi: quello che consigliamo è sempre di tenere un impermeabile in borsa e di portare scarpe resistenti all’acqua. I russi dicono che ci sono due cose che si dovrebbero sempre tenere nella borsa: l’ombrello e gli occhiali da sole. Infatti, è bene non fidarsi nemmeno d’una giornata di sole perché potrebbe repentinamente mettersi in pioggia.

7. Sicurezza sì, sicurezza no
Il centro di San Pietroburgo è un luogo abbastanza tranquillo e anche camminandoci non si ha la percezione di poter finire in situazioni pericolose. Naturalmente, fate attenzione al passaporto (il cui smarrimento potrebbe rovinarvi la vacanza), non tenete il portafogli nella tasca posteriore dei pantaloni e non lasciate mai borsa o cellulare senza guardia quando andate ai servizi. I ladri pietroburghesi sono docili, ma non vanno stimolati, ed un cellulare senza proprietario posto su un tavolo, in Russia, è già “istigazione al furto”: e mai legge sarà più severa di questa.

8. Cento o cinquanta? Facciamo trenta o niet!
In Russia, come nell’Italia di qualche anno fa, i prezzi sono fluttuanti ed è usanza contrattare il prezzo. Eviterei di farlo nei ristoranti dove ci sono listini con prezzi definiti, ma se vi trovate in qualche mercatino oppure se volete fermare un taxi, potete provarci. Ricordate che non siete visti come persone, ma come euro pascolanti e, indipendentemente dal risparmio, è sempre una soddisfazione riuscire a strappare il prezzo migliore. Se porterete il prezzo da cinquanta a trenta, potrete già smettere di considerarvi turisti, ma già “mezzi cittadini”.

I ponti alzati di notte a San Pietroburgo
9. L'apertura dei ponti di notte
Ricordatevi che nel periodo compreso tra Aprile e Novembre a San Pietroburgo il fiume Neva nelle ore notturne apre i propri ponti al passaggio delle navi. L'atmosfera è romantica ed attira visitatori da tutto il mondo, ma calcolate bene i vostri spostamenti e non dimenticate di attraversare i ponti prima che inizi la procedura di apertura (di norma dopo le 00.30) perché il rischio è quello di dover aspettare la chiusura a mattina (5.45). Prenotando con noi vi forniremo tutte le informazioni del caso su orari di apertura dei ponti e vi consiglieremo l’alloggio migliore alle vostre esigenze: in ogni caso proprio per questo motivo tutti gli appartamenti de "La Casa di Bury" sono situati nella zona della terraferma più precisamente lungo la prospettiva Nevskij nell'area che va dall'Ammiragliato a piazza Vosstanja. 

10. Davaj, davaj, davaj!
Questa espressione, in russo, significa “dai”, “come on” ed è un consiglio che ci sentiamo di darvi qualora finiate in situazioni particolari, problematiche: siate il più pragmatici possibili!

La Russia è un paese con leggi contorte, contraddittorie, talvolta acrobatiche, basti pensare alla procedura per l’ottenimento di un visto turistico, e l’unico modo per sopravvivere è quello di non pensarci troppo. Se un controllo della polizia dovesse risultare difficoltoso, sappiate che 10 o 15 € risolvono ore di lunghe attese. Se però vi vengono richiesti più di 10 o 15 € e non avete la coscienza sporca, rileggete il punto 8, e spiegategli che neanche qui nessuno è fesso.

11. Souvenir
Matrioska, vodka e caviale sono i classici souvenir, se invece volete comprare qualcosa di caratteristico consigliamo i cucchiai (ce ne se sono di diversi tipi) che simbolizzano la salute, oppure i caratteristici piatti e bicchieri di khokhloma (хохлома) di colore rosso e nero, chiamati così perché fatti nella piccola cittadina russa da cui prendono il nome. Un altro regalo tipico è il cubo di Rubrica, tutti ci avranno giocato almeno una volta nella vita. Una voce a parte meritano le famose icone russe, che va detto non possono essere espatriate, quindi attenzione!

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La metropolitana

La metropolitana di San Pietroburgo

La stazione della metropolitana Avtovo
Spettacolare il colpo d'occhio alla stazione
della metropolitana Avtovo, linea rossa a Sud
La metropolitana di San Pietroburgo è motivo di orgoglio per i cittadini non solo per la sontuosa bellezza di alcune sue stazioni, tra le quali l'intera linea rossa dalla zona di piazza Vosstanja verso sud, ma anche per l'efficienza: negli orari di punta i treni arrivano a passare una volta al minuto, rendendo così possibile al costo di soli 35 rubli (circa mezzo euro) rapidi spostamenti lungo la città evitando costosi mezzi privati. Visto il terreno paludoso su cui si poggia la città, la metropolitana di San Pietroburgo non poté che essere estremamente profonda: in alcuni punti si scende sotto i 100 metri... 

La metropolitana si estende su 5 linee per una lunghezza superiore ai 100 chilometri contanto oltre 65 stazioni ed è in continuo aggiornamento: sono diverse le stazioni metro nuove che appariranno da qui al 2018 e i lavori procedono imperterriti. 

Le linee della metropolitana di San Pietroburgosono distinguibili grazie ai colori:

* Linea Rossa (1): Prospekt Veteranov – Deviatkino è stata inaugurata nel 1955 e conta 19 stazioni.
* Linea Blu (2): Kupcino – Parnas è stata inaugurata nel 1961 e conta 18 stazioni.
* Linea Verde (3): Primorskaja – Rybatskoe è stata inaugurata nel 1967 e conta 10 stazioni.
* Linea Gialla (4): Ul. Dibyenko - Spacckaya è stata inaugurata "nuovamente" nel 2009 e conta 8 stazioni, questa linea era già presente e più lunga, ma alcune delle sue vecchie stazioni sono state inglobate dalla nuova linea 5.
* Linea Viola (5): Mezhdunorodnaja – Komendantskij prospekt, ultima linea realizzata è stata inaugurata nel Febbraio 2009 e conta 12 stazioni, 4 delle quali ancora in fase di costrusione.

La metropolitana di San Pietroburgo

Alcune stazioni sono collegate internamente e rappresentano degli snodi: ovvero i punti cambio tra due linee differenti, come per esempio tra Kanal Griboedova e Gostiny Dvor e tra Majakovskaja e pl. Vosstanja sulla prospettiva Nevskij. La Metropolitana di San Pietroburgo garantisce un’elevata efficienza con veloci transiti e pochi minuti d’attesa tra un convoglio e l’altro. I vagoni sono puliti e solo nelle stazioni centrali l’affollamento è tale da rischiare la mancanza di sposti a sedere.

Gli interni della metropolitana San Pietroburghese (come del resto quelli di Mosca) sono motivo di orgoglio per la città. L’eleganza delle rifiniture, le imponenti colonne e le pareti in pietra dorata sono elementi che rendono la metropolitana paragonabile a un museo. Tra le fermate più caratteristiche che lasceranno a bocca aperta il turista segnaliamo: Avtovo, Dostoevkaja, Sportivnaja e Majakovskaja. Vi ricordiamo che non è vietato scattare foto all’interno della metro, pertanto fate attenzione o rischierete problemi con le forse dell’ordine.

Fino a pochi anni fa non erano presenti indicazioni scritte in carattere occidentale, ma bensì solo in cirillico. Negli ultimi anni all’interno dei vagoni sono stati apposti finalmente i nomi delle fermate translitterati rendendo di fatto meno dura la vita al turista. Come tutte le metropolitane del mondo è d’obbligo fare attenzione a portafogli e borse, i borseggiatori sono molto scaltri.


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